Molto spesso mi capita, in ambito clinico, che le persone si definiscono inquiete perché vogliono cacciar via queste inquietudine, come se fosse un limite, un problema, qualcosa da eliminare. In realtà l’inquietudine è qualcosa che ci serve moltissimo. Ci permette di aprirci al mondo, di aprirci al nuovo, ci permette un confronto con noi stessi e ci permette di contattare quali sono le cose che si muovono dentro di noi e verso le quali ci muoviamo. Non perdiamo la nostra inquietudine. Impariamo a conoscerla
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