T come Transfert

T come Transfert

Abbiccì Spettinato

T come Transfert

Quando non c’è memoria, o c’è molto rimosso, c’è il transfert. Potremmo parlare ore del transfert e la letteratura psicoanalitica psicologica è piena di definizioni, di evoluzioni rispetto a questo termine. Per molto tempo è stato considerato un limite, un impedimento al processo terapeutico e invece, e non è molto tempo ma è abbastanza tempo, che è stato rivalutato ed è diventato una risorsa. È proprio attraverso il transfert cioè questo trasferimento di qualcosa di passato, non chiuso che ancora batte ma non è a livello di consapevolezza, che la persona trasferisce sull’altro emozioni, sentimenti, situazioni non risolte. Per cui è un splendida occasione all’interno della relazione terapeutica lavorare proprio su questo, dove paziente e terapeuta sono uniti dal transfert: il loro e la relazione è l’unico modo per affrontarlo, attraversarlo e superarlo.

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